Chiunque abbia effettuato dei lavori edili nella propria abitazione, o abbia seguito la costruzioni di un edificio, sa che si produce un’enorme quantità di scarti di lavorazione, cosiddetti rifiuti inerti.
Come stabilito dal Testo Unico dell’ambiente, precisamente all’articolo 184, comma 3 lettera b), si definiscono rifiuti inerti:
“I rifiuti prodotti dalle attività di costruzione e demolizione, nonché i rifiuti che derivano dalle attività di scavo.”
Secondo i principi dell’economia circolare, questi rifiuti non sono del tutto inutili; anzi, possono assurgere a nuova vita venendo impiegati nuovamente nel settore delle costruzioni, per essere quindi riciclati e riutilizzati per vari scopi (ad esempio i fondi stradali).
Quindi, volendo semplificare al massimo, un rifiuto inerte è quello che non subisce nessuna variazione nel tempo e che non rappresenta un rischio per l’ambiente o per la nostra salute, a differenza ad esempio, di un rifiuto organico.
Come smaltire i rifiuti inerti
Lo smaltimento dei rifiuti inerti può avvenire solo conferendo gli stessi presso apposite discariche adatte al loro recepimento e/o a siti specializzati nel loro recupero, per essere poi reimmessi come nuove materie prime.
La responsabilità dello smaltimento dei rifiuti edili ricade sul produttore delle macerie successivamente alle operazioni di demolizione, e uno smaltimento dei rifiuti inerti effettuato in modo non corretto è perseguibile penalmente.
Esistono aziende specializzate nella raccolta, trasporto, smaltimento e trattamento dei rifiuti inerti, che è possibile contattare e alle quali affidare il lavoro.
IRMEL Servizi Ambientali
Da oltre 15 anni è al servizio di aziende edili, industrie e privati cittadini per consentire loro di poter operare nel campo delle demolizioni e costruzioni rispettando l’ambiente.
Aiutiamo i nostri clienti ad operare nel rispetto della legislazione vigente per far sì che tutta la filiera, demolitori, intermediari, trasportatori e smaltitori, possano operare nella massima tranquillità.